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Allenamento alpinismo - 5 apr 2025
Ferrata dei Picasass (VB) - Mt 890 - Con mezzi propri
DOVE: |
Ferrata dei Picasass - Monte Camoscio (VB) |
QUANDO: |
Sabato 5 aprile 2025
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PROGRAMMA: |
Ritrovo alle ore 7:30 con mezzi propri in piazza del Burghett, Muggiò.
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DESCRIZIONE: |
Difficoltà: Via ferrata mediamente impegnativa
Tempo di percorrenza: 2h15 in salita (di cui 1h30 in
ferrata), 1h00 in discesa
Dislivello: mt 550, di cui 320 mt in ferrata -
Sviluppo: 6 km
Attrezzatura: casco, imbragatura, kit da ferrata omologato
La via ferrata dei Picasass è una via ferrata di recente realizzazione, che si
sviluppa sulle pendici del Monte Camoscio. ed è ideale per i neofiti, non
presentando difficoltà elevate, fatta eccezione per tre punti leggermente
più impegnativi dell'intero percorso.
Il monte Camoscio sovrasta l'abitato di Baveno, e per raggiungere il punto di partenza
possiamo percorrere l'autostrada A26 fino a raggiungere Baveno, dove seguiremo le
indicazioni per il camping Tranquilla; le indicazioni le troviamo anche lungo la statale
ed è difficile perdersi.
In prossimità del campeggio, troveremo innumerevoli parcheggi dove poter lasciare
le autovetture.
Individuare la strada che sale al centro dell'incrocio con la segnaletica M3, Monte
Camoscio e Ferrata.
Salire; la strada, inizialmente asfaltata, diviene sterrata/acciotolata, scavalca la A26
e si porta sul pendio.
Qui sale; seguire sempre la segnaletica.
La stradina diventa sentiero e giunge al bivio ben segnalato; seguire a destra per la
Ferrata dei Picasass.
Abbiamo percorso quasi 200 mt di dislivello.
Qui si sale in falsopiano fino all'attacco della ferrata.
In totale, circa 40/50 minuti dal parcheggio.
La ferrata inizia subito ben verticale, con staffe ma anche qualche sostegno naturale.
Esposizione sempre abbastanza sostenuta ma nessun punto critico.
Qualche traverso esposto, sempre affrontabile con sicurezza; ignorate la grotta o forse
cava che vi troverete sulla destra: a sinistra delle staffe vi aiuteranno a risalire
l'ennesima placca.
A circa un terzo del percorso giungiamo in vista della cengia strapiombante, un bellissimo
terrazzino completamente esposto nel vuoto.
È questo il punto più bello della ferrata, da affrontare con cautela
abbassando i piedi sul gradino più basso per evitare di piegarsi troppo.
Se avete qualcuno dopo di voi fatevi fare una foto sospesi nel vuoto.
Aggirato lo spigolo si trova la scala che risale il versante opposto.
Qui comincia un susseguirsi di placche verticali o quasi e spesso da salire in
aderenza aiutandosi con la catena.
Il panorama sul golfo di Verbania, sulle Isole Borromee, e sulla parte finale della
Valdossola, compresa la selvaggia Valgrande, è semplicemente sublime.
Si giunge ad un pianoro a circa due terzi del percorso, dove il CAI ha posto un
quadernetto per registrare il proprio passaggio.
Da lì si risale di nuovo, questa volta con esposizione minore, si fa un filo di
cresta ma sempre in sicurezza e finalmente si giunge verso la fine.
Ad un bivio si può andare a destra direttamente in vetta al Monte Camoscio
oppure a sinistra affrontando prima il ponte tibetano, poco sopra in ogni caso si
guadagna la croce di vetta del Monte Camoscio (mt 890).
La discesa avviene lungo un sentiero che parte proprio in prossimità della croce
del monte Camoscio; in circa 1h ritorniamo a Baveno lungo un sentiero molto ripido e
roccioso che si ricongiungerà al bivio che avevamo preso durante l'avvicinamento
alla ferrata.
Dalla vetta del Monte Camoscio è anche possibile effettuare un percorso più
lungo raggiungendo le successive vette del monte Crocino (mt 1.021) ed eventualmente del
Monte Zughero (mt 1.230).
Da entrambe, sentieri segnalati riconducono a Baveno presso il punto di partenza.
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REFERENTI: |
Simone, tel. 334.39.20.876
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ISCRIZIONE: |
Presso la
sede CAI Muggiò, negli
orari di apertura, oppure via e-mail a
info@caidimuggio.com.
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Per ulteriori informazioni, contattaci.
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